CHE COSA É
Mindfulness, come indicato dal termine stesso, è un processo che coltiva la capacità di portare attenzione sul presente, perseguendo la consapevolezza e l'accettazione del momento attuale (Hanh, 1987). La pratica della Mindfulness dovrebbe permettere di passare da uno stato di disequilibrio e sofferenza ad uno di maggiore percezione soggettiva di benessere, grazie ad una conoscenza profonda degli stati e dei processi mentali. In questa prospettiva mente e corpo, pensieri e salute (sia fisica che mentale) sono visti in stretta interazione.

A COSA SERVE
Studi clinici dimostrano che la Mindfulness si è rivelata un importante strumento per migliorare l'autocontrollo, l'empatia, l’accettazione non giudicante necessaria a fronteggiare efficacemente la sofferenza emotiva e fisica di numerose psicopatologie quali depressione, disturbi d’ansia, disturbi alimentari, abuso di sostanze.

COME FUNZIONA
L’approccio della mindfulness deriva ed è basato sulla pratica di meditazione che consente di porci in una diversa relazione col disagio, che prima o dopo, in un modo o nell’altro, tutti sperimentiamo. Coltiva lo slittamento intenzionale a una modalità dell’essere (being mode) invece che rimanere intrappolati nella modalità del fare (doing mode), il nostro pilota automatico. È un allenamento a vivere nel qui ed ora, così da non perdersi in preoccupazioni rispetto al futuro o rimpianti sul passato che causano potenzialmente ansia, tristezza, rabbia o altre emozioni spiacevoli. Questo approccio ci chiede e ci insegna a non respingere e a non negare la dimensione del dolore, attivando un evitamento dell'esperienza, ma a farne motivo di crescita e persino di creatività. Riconoscere i pensieri in quanto tali e accrescere l'accettazione (consapevolezza) nei confronti del proprio stato di disagio o delle proprie difficoltà migliora la nostra capacità di padroneggiare le situazioni difficili della vita, conferendo una maggiore capacità di gestire lo stress causato dalle nostre abitudini sbagliate.