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Il gioco d’azzardo, una piaga sociale


Rivista N. 1 - primo semestre - Anno 2013
Il gioco d’azzardo, una piaga sociale

Purtroppo sono numerose le dipendenze di cui una persona può soffrire: vi è la dipendenza da sport, da lavoro, da shopping, da sesso, da cellulare, da internet, affettiva e vi è il gioco d’azzardo (GAP).
L’evoluzione del fenomeno del gioco d’azzardo indica nel nostro Paese una crescita esponenziale: l’Italia è il terzo Paese nel mondo dopo Giappone e Regno Unito per volume di gioco, ed il primo per spesa pro capite: circa 1260 euro di spesa procapite (neonati compresi).
Tra il 2003 e il 2010 il volume del gioco d’azzardo in Italia ha avuto un andamento crescente, a ritmi che non hanno ceduto affatto alla crisi economica. Secondo alcuni esperti nei periodi difficili il gioco d’azzardo viene usato, soprattutto da giovani e disoccupati, per vincere del denaro necessario ad uscire dalla situazione di reale indigenza. Inoltre, il forte aumento della pressione pubblicitaria ha determinato una maggiore propensione a giocare d’azzardo con conseguente crescita della patologia.
Oggi il dominio è dei giochi solitari e veloci come le Newslot e i Videolottery (New Slot 45% degli incassi del 2011). Il GAP apparentemente ha numerosi vantaggi: dà forti emozioni, permette una fuga dalla “realtà”, favorisce la socializzazione (ad esempio il gioco delle carte) divenendo un antidoto contro la depressione, alimenta il sogno di cambiare la propria vita, contiene le frustrazioni e determina specifici ruoli all’interno del gruppo sociale.
Tuttavia sono presenti rilevanti costi sociali: sorgono problemi nel sistema familiare e nella rete sociale del giocatore, si sconfina spesso nel giro dell'usura, i giocatori possono commettere reati (ad esempio frodi e appropriazione indebita) o vengono irretiti per piccoli reati da parte della criminalità che ha notevoli interessi (reciclaggio di denaro sporco e gioco illegale), si manifestano danni fisici al giocatore e vengono stanziati soldi per le relative cure, si constatano ripercussioni nel mondo del lavoro (assenteismo ma anche iperlavoro per avere più soldi) e scaturiscono ingenti spese per i controlli dello stato.
  Spesso le persone che giocano d’azzardo non ammettono il loro disagio negando le difficoltà familiari ed economiche che ne derivano. E’ importante che le persone che presentano questa situazione la riconoscano e si rivolgano agli appositi centri distribuiti sul territorio o a professionisti in grado di aiutarli ad affrontare e ad uscire da questa dipendenza così diffusa, dannosa e subdola.

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