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Insonnia


Rivista N. 3 - secondo semestre - Anno 2014
Insonnia

Che l’argomento vi riguardi non è improbabile: gli italiani insonni oscillano tra i 12 e i 15 milioni (le donne sono il 70%). Ci sono buone probabilità che, pur appartenendo a questo vasto gruppo, non facciate nulla per uscirne: il 56% degli insonni d’Italia non si cura. Per capire cos’è l’insonnia bisognerebbe saperne di più sul sonno.
L’insonnia viene definita come la difficoltà ad “addormentarsi e/o a mantenere il sonno”, come un “sonno non ristoratore, povero di qualità”, o come la “disposizione a svegliarsi troppo presto la mattina” tale da non far sentire bene la persona durante la giornata. Queste difficoltà persistono nonostante vi siano adeguate circostanze per un buon sonno. I sintomi dell’insonnia frequentemente riportati sono: fatica o malessere,    difficoltà a mantenere l’attenzione e la concentrazione, disturbi dell’umore e irritabilità, sonnolenza diurna, riduzione della motivazione, dell’energia o dell’iniziativa, propensione agli errori o incidenti sul lavoro (il rischio è otto volte superiore ai soggetti con sonno regolare) o alla guida (il rischio d’incidenti sulla strada aumenta di circa 2,5-4,5 volte a causa dell’eccessiva sonnolenza diurna), tensioni, mal di testa, sintomi gastrointestinali in risposta alla mancanza di sonno, dubbi e preoccupazioni sul sonno.
L’insonnia è correlata con elevati costi per la società, sia diretti che indiretti, tra cui: calo della produttività dell’individuo, assenteismo dal posto di lavoro, spese per visite mediche, maggiore consumo di farmaci, alcool e altre sostanze.
L’origine dell’insonnia spesso è multifattoriale (cause di ordine familiare, personale, fisico, psicologico, costituzionale ed ambientale) ed è diversa da persona a persona per i motivi di insorgenza, di gravità e di durata. E’ importante sottolineare che la terapia farmacologica (medicinali ipnotici) prolungata è sconsigliata soprattutto per le persone anziane; è opportuno, pertanto un’efficace psicoterapia per evitare gli effetti collaterali dovuti all’assunzione del farmaco.
Il trattamento psicoterapeutico è strutturato sulle necessità specifiche  della persona ed è costituito da una rieducazione dell’organismo al sonno attraverso istruzioni pratiche per implementare le migliori condizioni per dormire. Inoltre, la persona che soffre di insonnia, con l’aiuto del terapeuta, impara strategie utili ed efficaci per affrontare una notte insonne (ad esempio tecniche di rilassamento) e tecniche cognitive per modificare le convinzioni e gli atteggiamenti riguardanti la carenza di sonno e per liberare la mente dalla preoccupazione del giorno seguente e dalle previsioni pessimistiche della notte. Il trattamento, generalmente breve, dà buoni risultati, come numerose ricerche scientifiche dimostrano.

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