Raccontare, ascoltare, scegliere.

La risoluzione dei traumi attraverso l’E.M.D.R


Rivista N. 5 - secondo semestre - Anno 2015
La risoluzione dei traumi attraverso l’E.M.D.R

Il trauma, nelle sue varie forme, è oggi riconosciuto come uno degli elementi fondamentali nell’origine della patologia psicologica. L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (EMDR) è una tecnica che lavora sugli eventi traumatici e vede la patologia come un’informazione immagazzinata in modo non funzionale. Tale pratica considera tutti gli aspetti di un’esperienza stressante o traumatica, sia quelli cognitivi ed emotivi che quelli comportamentali e neuro-fisiologici.
Essa utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra provocando così una migliore comunicazione tra gli emisferi cerebrali. Il terapeuta, infatti, dà precisa istruzione al paziente di seguire i movimenti ritmici delle sue dita,mentre quest’ultimo cerca di rivivere l'evento traumatico.
In genere i pazienti notano che, in seguito al trattamento con l’EMDR, la loro capacità di ricordare l'evento traumatico non viene alterata; ciò che, a seguito del trattamento, viene modificato è la carica emotiva collegata all'evento. L'aneddoto sulle modalità della scoperta del metodo è piuttosto originale. L’EMDR è stato scoperto e successivamente sviluppato da Francine Shapiro, una Psicologa ricercatrice e membro del Mental Research Institute a Palo Alto, California.
Durante una passeggiata la Shapiro notò che il contenuto di alcuni suoi pensieri la disturbava, ma che dopo pochi attimi il contenuto "disturbante" scompariva. Quando provò a riportare alla mente il contenuto che l'aveva disturbata, si rese conto che questo non aveva più la carica emotiva precedente. Constatò che quando il contenuto del pensiero veniva evocato i suoi occhi incominciavano a muoversi ritmicamente e velocemente in diagonale e rilevò così un collegamento tra i movimenti oculari e la perdita di intensità emotiva nel contenuto del pensiero intrusivo. Questo fu l'inizio dell'EMDR.
Da allora il metodo venne utilizzato con le vittime dell'uragano Andrew, inBosnia-Erzegovina alla fine degli anni Novanta del secolo scorso con le vittime della guerra e soprattutto con vittime di violenza carnale. L’ EMDR è stato, inoltre, applicato con i sopravvissuti all'attacco dell’11 Settembre 2001 a New York e, in Italia, nel terremoto di S.Giuliano di Puglia (2002).
Ad oggi, circa 10.000 terapeuti in tutto il mondo hanno ricevuto un training specifico in EMDR e, al momento, esiste un network di terapeuti che utilizzano questo metodo nella loro pratica clinica. Questi terapeuti usano l’EMDR nei casi di emergenza creati da calamità naturali (terremoti, inondazioni) e guerre, ma anche in piccoli/grandi traumi subiti nell’età dello sviluppo, in situazioni stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti importanti), in eventi gravosi al di fuori dell’espe-rienza umana consueta (incidenti stradali o di altro tipo, episodi di violenza fisica o psicologica) e in ogni avvenimento che risulti fisicamente o psicologicamente "ingestibile". br /> Le ricerche condotte su vittime di violenze sessuali, di incidenti, di catastrofi naturali, ecc. indicano che il metodo permette una desensibilizzazione rapida nei confronti dei ricordi traumatici e una ristrutturazione cognitiva che porta ad una riduzione significativa dei sintomi del paziente (stress emotivo, pensieri invadenti, ansia, flashbacks, incubi). Infatti, questa nuova tecnica è stata rivolta inizialmente al trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress (PTSD), ma attualmente è un metodo ampiamente utilizzato per il trattamento di varie patologie e disturbi psicologici. Nello specifico, gli studi scientifici hanno dimostrato che l'EMDR è uno strumento importante per l'elaborazione di quegli eventi negativi che spesso rappresentano un'importante fonte di insorgenza o di scompenso nella depressione, nel disturbo di panico, ma anche nei disturbi fobici, ossessivi, in quelli del comportamento alimentare e nelle dipendenze.
Questo approccio terapeutico è utilizzabile in assoluta sinergia e in integrazione con tutti i modelli più tradizionali di psicoterapia aumentan- done l'’efficacia (soprattutto con la psicoterapia cognitivo-comportamentale) o di cura farmacologica. Tale metodologia può rappresentare un arricchimento, una velocizzazione dei risultati, insomma un valore aggiunto.
L’EMDR è attualmente utilizzato con buoni risultati anche con i bambini e adolescenti. Il lavoro con questi tipi di pazienti è più concreto e basato sulle immagini e meno focalizzato sugli aspetti cognitivi, emotivi o sulle sensazioni. In generale si introducono degli elementi di gioco e il terapeuta deve applicare la procedura in modo flessibile e utilizzando tutta la sua competenza clinica e le sue risorse professionali.

Per la stesura del presente articolo si è fatto riferimento all’intervista con la Dott.ssa Isabel Fernandez (presidente EMDR Italia), fonte www.stateofmind.it

Contatti


Via Chiampo, 35 10064 Pinerolo (TO)

Responsabili:

Marcella Brun:

Miriam Sanmartino:

Iacopo Vaggelli: