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Diamo la parola ai bambini: “mamma e papà si separano...”


Rivista N. 8 - primo semestre - Anno 2017
Diamo la parola ai bambini: “mamma e papà si separano...”

Il dolore rovescia la vita, ma può determinare il preludio di una rinascita.
E. Breda


La separazione è un passaggio delicato che cambia gli equilibri dei membri della famiglia portando con sé emozioni diverse di rabbia, ansia e dolore. I genitori sono chiamati a ridefinire le loro responsabilità e ai figli è chiesto di affrontare un cambiamento che a seconda dell'età, del genere e del carattere viene vissuto in modo differente.
Indubbiamente la sofferenza e la profonda incertezza per ciò che accadrà sono le prime sensazioni che irrompono nella vita dei più piccoli, a volte accompagnati da presunti e infondati sensi di colpa. Le fasi che il bambino si trova a vivere possono oscillare tra un iniziale rifiuto della situazione, la rabbia per l'ingiustizia che si sta vivendo, la fantasia più o meno consapevole del “riavvicinamento”, a cui segue una fase depressiva quando la consapevolezza che ciò non avverrà, fino ad arrivare alla fase dell'accettazione.
Questa situazione può essere gestita innanzitutto mostrando ai figli che mamma e papà ci sono, sono presenti, seppur non più come una coppia e rimarranno genitori per sempre. Un aiuto in questo particolare momento, sia per sostenere i genitori che si sentono essi stessi più vulnerabili, che per i figli in balia dell'evento, sono i “gruppi di parola”. Questi gruppi sono un'opportunità che viene rivolta soprattutto ai bambini tra i 6 e i 12 anni, i quali si possono confrontare per elaborare la separazione dei genitori.
In questo spazio attraverso le parole, i disegni, dei giochi di ruolo, la scrittura, i figli possono sentirsi liberi di porre delle domande o avere delle informazioni su ciò che sta accadendo, non essendo sempre facile il confronto diretto con mamma e papà. I loro timori, le loro paure, possono trovare una via d'espressione e di rispecchiamento negli altri membri del gruppo in una rete che sostiene e facilita la comunicazione e la comprensione. Durante gli incontri si cercano inoltre dei modi per dialogare meglio coi genitori, cercando le parole per avanzare dubbi, chiedere chiarimenti sui cambiamenti che ci saranno, la riorganizzazione della vita quotidiana tra scuola, hobby, nuova casa e week-end alternati.
Tra le diverse attività previste una delle più pregnanti e intense è “la lettera ai genitori”. Ogni membro del gruppo è libero di dettare una frase che in modo anonimo andrà a comporre una missiva per il gruppo dei genitori. Terminati infatti gli incontri coi bambini è previsto un incontro congiunto figli-genitori in cui i genitori dovranno rispondere a ciò che è stato scritto dai figli. E' questo un momento di forte commozione e la condivisione del percorso fa emergere con maggior chiarezza la fatica dei bambini nell'esternare le proprie difficoltà.
Il gruppo di sostegno prevede inoltre due momenti individuali uno in partenza, utile a raccogliere informazioni sulla situazione familiare e uno conclusivo, individuale per le singole coppie. In queste occasioni è possibile avvalersi del supporto dell'esperto per richiedere consigli psicologici e pratici per orientare i genitori prima e durante la separazione (come spiegarlo ai figli, gestire isensi di colpa, riconoscere fattori di rischio).
La serenità e il benessere dei figli richiedono ai genitori una forte dose di consapevolezza e sforzi. Alcuni fattori protettivi possono aiutarli a perseguire questo scopo: evitare la svalutazione reciproca, mantenere il proprio stile educativo senza viziare oltremisura i figli, comunicare affidabilità e sicurezza, non trattare i figli come sostituti del partner e, in ultimo, volgere con ottimismo uno sguardo al futuro scansando i commenti sul passato.

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