Raccontare, ascoltare, scegliere.

Una stanza per 3


Rivista N. 18 - secondo semestre - Anno 2022
Una stanza per 3

Immaginati all'interno di una stanza.
Immagina di sederti su una sedia e che questa abbia affisso un cartellino IO e che ne abbia accanto una seconda con un cartellino TU ed una terza in fronte.
Immagina che queste sedie formino un triangolo nel cui centro sia posizionata una scatola aperta, chiamata LA NOSTRA RELAZIONE.
Questa è la stanza della terapia per la coppia, da qui partono e si susseguono molti pensieri, emozioni e vissuti corporei.
Mi spiego meglio, mi chiamo Marta Lanfranco e sono psicoterapeuta familiare presso il centro Logos. Per lavoro mi occupo di relazioni; quella di coppia è ambito elettivo in merito.
Torniamo alla nostra stanza-scatola: mi piace pensare alla stanza in cui accolgo le persone come ad un contenitore infinitamente espandibile. Essa ha dei confini ben chiari, comprende un fuori e un dentro ed è per definizione rassicurante, poiché capace di regolare vissuti emotivi forti che possono esistere nelle e tra le persone.
Questo maxi contenitore accoglie le persone e le aiuta a mettersi e stare in relazione rimanendo se stesse.
Le coppie che chiedono una terapia di coppia lo fanno spesso in emergenza; può capitare che anziché produrre intimità, comprensione, sostegno, complicità e passione, la relazione sia foriera di incomunicabilità, prevaricazione o, delusioni provocando uno stallo evolutivo.
La coppia può funzionare se ciascun partner possiede la libertà di interessarsi alla personalità dell’altro separato da sé, con pensieri e modalità autonome con il quale poter negoziare in una relazione adulta la vita in comune.
Nei rapporti di coppia che funzionano, ciascuno può contare sull’altro in qualità di fonte di sicurezza; questa è la principale spinta all’esplorazione creativa di ciò che ci circonda e delle possibilità di ognuno.
La terapia di coppia agisce come regolatore non solo della comunicazione, ma anche dell'equilibrio vicinanza-separatezza nel legame. Ciascuno dei partner porta nella coppia il proprio bagaglio di desideri, aspettative e paure, come se ci fosse fra i due un patto sommerso che li aggancia su piani meno consapevoli che possono avere a che fare con richieste implicite di salvezza, di conferma di una certa immagine di sé o ancora con bagagli familiari appresi. Attivare un processo di consapevolezza circa cosa ci ha legati, cosa ci si aspetta reciprocamente e cosa eventualmente poter cambiare per stare meglio nella relazione, sono alcuni degli aspetti che accompagnano i viaggi in questa stanza dell’IO, del TU e della RELAZIONE.

Contatti


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353 47 31 556

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