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DSA in adolescenza


Rivista N. 3 - secondo semestre - Anno 2014
DSA in adolescenza

Il DSA, Disturbo Specifico dell’Apprendimento, si riscontra in soggetti con un quoziente intellettivo normale, che nonostante abbiano un buon contesto di vita e una buona istruzione, non riescono a giungere a un soddisfacente livello dell’apprendimento di lettura, scrittura o calcolo. Presentano cioè difficoltà specifiche circoscritte a un’abilità precisa, senza che vi sia una causa apparente.
Il disturbo specifico dell’apprendimento, in generale, può essere caratterizzato da dislessia (difficoltà nella lettura), disortografia (difficoltà nell’ortografia), disgrafia (difficoltà nella grafia) e discalculia (difficoltà nell’ambito matematico). Negli ultimi anni è aumentata molto l’attenzione rivolta a tale disturbo e a dimostrazione di ciò si possono elencare numerosi gruppi di studio e poli universitari che hanno rivolto ad essi la loro attenzione, sotto la guida di esperti come Giacomo Stella e Cesare Cornoldi. Con il disturbo specifico dell’apprendimento si nasce, perché l’origine è neurobiologica.
A volte, però, ci si accorge della sua presenza soltanto dopo anni, quando il bambino in questione è ormai diventato un ragazzo. Un ragazzo che ha sempre faticato ad ottenere buone votazioni a scuola, nonostante sia intelligente e sebbene abbia sempre studiato molto. Un ragazzo a cui hanno spesso detto di essere troppo agitato, distratto, pigro, con poca voglia di studiare e collaborare. Ne consegue che dopo anni di scuola in cui il bambino ha faticato molto per ottenere buoni successi, si sviluppa una bassa autostima, corredata da una errata percezione delle proprie abilità, solitamente svalutate.
Oggi è possibile sottoporre a valutazione dell’apprendimento anche adolescenti e adulti, grazie all’utilizzo di materiali e test molto recenti, indagando lettura, scrittura, calcolo e le altre abilità richieste, come memoria, attenzione e linguaggio.
Qualora un ragazzo si apprestasse a una valutazione del suo apprendimento, è importante condurre una valutazione di equipe, formata da logopedisti e psicologi per indagare nel dettaglio lettura, scrittura, calcolo e metodo di studio, ma anche i suoi vissuti emotivi rispetto all’esperienza scolastica e alla percezione di se stesso e delle proprie abilità.
Scoprire di avere un disturbo specifico dell’apprendimento può comportare un grande cambiamento per queste persone, sia perché a scuola sono tutelate da apposite normative vigenti, ma soprattutto perché può portare a una conoscenza migliore di se stessi, dei propri punti di debolezza e soprattutto di quelli di forza, cioè quelli da cui partire per costruire uno studio efficace e soddisfacente, in termini di tempo e di risultati.

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