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Lo squilibrio muscolare orofacciale


Rivista N. 6 - primo semestre - Anno 2016
Lo squilibrio muscolare orofacciale

Tra le aree di competenza della logopedia vi è lo squilibrio muscolare orofacciale, cioè l’alterazione di una o più funzioni orali, come suzione, masticazione, deglutizione, respirazione, fonazione e mimica.
In particolare, la deglutizione assume un ruolo fondamentale, poiché è l’atto che produciamo più di frequente, sia di giorno, mangiando o a riposo (deglutizione di saliva), sia di notte. Quando deglutiamo reclutiamo un muscolo molto potente: la lingua, che ci serve per spingere il bolo nel retrobocca e poi nella faringe, in modo tale che possa arrivare allo stomaco.
Nel neonato, durante lo svezzamento, iniziano alcuni cambiamenti anatomo-fisiologici: la laringe si abbassa, la lingua arretra, spuntano i primi denti e si sviluppa il linguaggio. Il bambino sta iniziando il processo che lo porterà da una deglutizione di tipo infantile a quella di tipo adulto.
Nell’adulto, quando la lingua è a riposo, la bocca è chiusa e la punta della lingua poggia dietro i denti superiori, dove c’è la cosiddetta papilla incisale. Respira dal naso, ha i muscoli del viso rilassati e le labbra sono toniche.
Talvolta questa maturazione non giunge a compimento e possiamo notare adulti o anche bambini sopra i 7-8 anni di età, che quando deglutiscono spingono in avanti con la lingua, spostandola quindi anteriormente invece che posteriormente. Spesso sono persone che hanno una respirazione orale e non nasale, anche a riposo hanno la bocca leggermente aperta, dormono svegliandosi ripetutamente, con la sensazione delle fauci o delle labbra secche.
Spesso si associa una malocclusione dentale, di seconda o terza classe, che impedisce un movimento linguale corretto.
Alla lunga questa situazione può causare problematiche come spostamento in avanti dei denti, rendendo vani alcuni interventi ortodontici con apparecchio, difficoltà respiratorie poiché l’aria non viene filtrata e umidificata a dovere, dolori muscolari alla faccia, spesso difficili da controllare.
Questo che viene chiamato squilibrio muscolare orofacciale può essere affrontato con uno specifico trattamento, che volge a cambiare “l’abitudine muscolare” del soggetto, in modo tale che acquisisca quella corretta e che diventi automatica nella sua vita di tutti i giorni.
Il trattamento è spesso svolto congiuntamente con la collaborazione di un ortodonzista o un odontoiatra, proprio perché i due interventi sono complementari e l’uno rende possibile all’altro una migliore efficacia, spesso riducendo i tempi di durata del trattamento.

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