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Stili di comportamento: Passivo, Aggressivo o … Assertivo?


Rivista N. 17 - secondo semestre - Anno 2021
Stili di comportamento:  Passivo, Aggressivo o … Assertivo?

Il segreto della piena realizzazione è riuscire a comunicare agli altri ciò che si è attraverso ciò che si fa, ma per essere davvero sereni è indispensabile che ciò che si fa sia realmente ciò che si vuole e non quello che vogliono gli altri.
L. Licalzi


A ciascuno di noi può essere capitato che un amico ci faccia una richiesta che vorremmo rifiutare, ma diciamo ugualmente di “si”, oppure di provare disagio e non sapere cosa rispondere se ci viene fatto un complimento, o ancora di trovarsi al ristorante, dove ci viene portato del vino cattivo e non osarci a rimandarlo indietro. Questi esempi illustrano uno stile di comportamento “passivo”, ovvero subire gli altri, non essere in grado di dire la propria opinione, avere difficoltà nel prendere decisioni, pensare che gli altri siano migliori di noi, avere paura del giudizio altrui, richiedere la loro approvazione o non essere in grado di dire “no” ad una richiesta.
Quando, invece, usiamo frasi come: “Io mi aspettavo ben altro da te”, “Se tu mi fossi realmente amico ti comporteresti in un altro modo”, “Tu sai quanto io tenga a te e ciò che sto dicendo è solo per il tuo bene” sono comportamenti tipici di una persona “aggressiva”, persona che fa violenza ai diritti altrui, che è convinta di non sbagliare, che attribuisce i propri errori agli altri, si ipervaluta, non accetta altri punti di vista, non cambia la propria opinione anche di fronte all’evidenza dei fatti, colpevolizza, inferiorizza e si arroga il diritto di giudicare.
La persona dallo stile di comportamento “assertivo” si colloca tra l’aggressivo ed il passivo.
Il significato di assertività viene dal latino “asserere” che significa “asserire”, ovvero esprimere se stessi.
L'assertività è la capacità di affermare i propri diritti e il proprio punto di vista, comunicando in maniera diretta e calma. Sa esporre i propri desideri, si basa su una buona stima di sé ed il rispetto degli altri in un clima di uguaglianza.
Prevede un comportamento che affronta le discussioni invece di evitarle in maniera passiva, ma le gestisce in maniera costruttiva esponendo le proprie ragioni, senza essere aggressivi, in equilibrio con i diritti “assertivi” degli altri.
Il comportamento assertivo è basato su:

  • La capacità di riconoscere le proprie emozioni;
  • La capacità di comunicare emozioni e sentimenti anche negativi;
  • Il riconoscimento dei propri diritti e sulla capacità di avere rispetto per sé e per gli altri;
  • La disponibilità ad apprezzare se stessi e gli altri;
  • La capacità di autorealizzarsi e poter decidere sui fini e gli scopi della propria vita: per raggiungere tale obiettivo è necessario possedere un’immagine positiva di sé, fiducia e sicurezza personale, ovvero una buona autostima.

Di seguito i capisaldi del comportamento assertivo, che sono impliciti nei diritti di ciascun essere umano:

  • Voi soli avete il diritto di dire di no senza sentirvi in colpa;
  • Avete il diritto di giudicare il vostro comportamento, i vostri pensieri e le vostre emozioni e di assumervene la responsabilità accettandone le conseguenze;
  • Avete il diritto di non giustificare il vostro comportamento adducendo ragioni o scuse;
  • Avete il diritto di decidere se occuparvi dei problemi degli altri, se essere responsabili degli altri;
  • Avete il diritto di mutare parere e opinione… di cambiare il vostro modo di pensare;
  • Avete il diritto di sbagliare, assumendovi la responsabilità delle eventuali conseguenze negative;
  • Avete il diritto di non farvi coinvolgere dalla benevolenza che gli altri vi mostrano quando vi chiedono qualcosa;
  • Avete il diritto di essere illogici nelle vostre scelte;
  • Avete il diritto di dire “non so” quando vi si chiede una competenza che non avete;
  • Avete il diritto di dire “non capisco” a chi non dice chiaramente che cosa si aspetta da voi;
  • Avete il diritto di dire “non mi interessa” quando gli altri vi vogliono coinvolgere nelle loro iniziative.

A questo punto è lecito chiedersi se esiste realmente una persona “assertiva”.
Penso che vi sarà capitato di trovarvi con qualche persona con cui potevate parlare liberamente senza avere paura di venire criticati o aggrediti. Se avete incontrato questo tipo di persone allora sappiate che, anche se in minima percentuale, il tipo di persona assertiva esiste.
La distinzione tra i vari tipi di comportamento (passivo, aggressivo, assertivo) è, in se stessa, di natura prevalentemente teorica , spesso noi slittiamo tra un comportamento e l’altro.
In una determinata situazione possiamo essere assertivi e in un’altra aggressivi. Ad esempio un individuo può essere assertivo sul lavoro, avendo appreso che l’essere aggressivo presenta più spesso la conseguenza di essergli svantaggioso, ma se osserviamo la stessa persona quando arriva a casa, possiamo vedere invece che è aggressiva con la moglie e con i figli. Un altro individuo, che sul lavoro subisce, quando arriva a casa diventa aggressivo.
Quindi, di solito c'è uno stile predominante, ma la maggior parte delle persone adotta diversi atteggiamenti in situazioni diverse, perché Il nostro comportamento tende infatti ad adattarsi ad ogni situazione.

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